Psicomotricità
La psicomotricità è una disciplina che si occupa del benessere della popolazione in età evolutiva (0-18 anni): si è diffusa in Italia a partire dagli anni ’70, quando il corpo e la mente cominciano ad essere considerati due sistemi capaci di influenzarsi reciprocamente, in particolare nel bambino. E’ attraverso l’agire corporeo, con tutte le sue modalità espressive e comunicative non verbali, che i soggetti pensano, imparano, creano e si relazionano con l’ambiente. La psicomotricità mira a favorire uno sviluppo armonico delle competenze motorie, cognitive, percettivo-sensoriali, relazionali ed affettive del bambino, attraverso la stimolazione del potenziale evolutivo in chiave ludica. Attraverso il gioco, infatti, il bambino esprime bisogni e desideri, cresce, afferma la propria esistenza, pone le basi per la strutturazione del mondo interno e la costruzione delle relazioni con la realtà esterna. La psicomotricità si colloca sia in ambito educativo-preventivo che clinico-riabilitativo.
Ambito educativo-preventivo
L’attività psicomotoria praticata in ambito educativo (scuole dell’infanzia, centri educativi e ludico-sportivi,…) è rivolta a tutti i bambini di età compresa principalmente tra 3 e 6 anni ed è organizzata in piccoli gruppi omogenei per età. Si presenta come uno strumento in grado di portare progressivamente il bambino ad avere una buona consapevolezza del Se’ corporeo e a disporre dei mezzi necessari per saper gestire e modulare la propria motricità, offrendogli la possibilità di sperimentare, esprimere le proprie potenzialità e le proprie emozioni all’interno di un contesto ludico stimolante.
Gli obiettivi principali sono: la presa di coscienza della globalità del corpo e dei propri mezzi motori e comunicativi, il consolidamento dello schema corporeo e la sua espressione, favorire la formazione di legami relazionali positivi tra pari e il rispetto delle dinamiche di gruppo. L’attività psicomotoria dimostra di avere un ruolo nel prevenire e contenere atteggiamenti che possono interferire con uno sviluppo psicomotorio armonico quali l’iperattività, l’impulsività, l’aggressività, l’inibizione psicomotoria e relazionale, la bassa tolleranza alle frustrazioni.
Ambito clinico-riabilitativo
L’intervento neuropsicomotorio, individuale, si rivolge a bambini e ragazzi in età evolutiva (0-18 anni) che necessitano di un intervento mirato e specifico per contenere situazioni di rischio o intervenire su funzioni già compromesse, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
L’intervento terapeutico si propone il miglioramento delle funzioni adattive e la loro armonica integrazione, tramite la realizzazione di condizioni e strategie in cui le abilità possano comparire ed evolvere nonostante le difficoltà di sviluppo.
Aree di intervento:
• Disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili, distrofie muscolari, paralisi ostetriche,…)
• Disturbi della coordinazione motoria (disprassia evolutiva)
• Disturbi dello spettro autistico
• Sindromi genetiche
• Ritardi psicomotori e cognitivi
• Disturbi dell’attenzione
• DSL e DSA
• Disturbi della regolazione
L’Istituto Soncin propone il servizio di psicomotricità presso le due sedi: a Padova e al Soncin Medica a Bastia di Rovolon,. La psicomotricità proposta va incontro alle diverse necessità ed ai singoli percorsi dei pazienti, riferendosi sia all’ambito educativo-preventivo che clinico-riabilitativo.